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L’ Odonomastica delle strade del Comune di Agerola :

SENTIERO TRECCALLI NUOVA GALLERIA PALOMBELLE PIAZZA GENERALE AVITABILE PIAZZA MUNICIPIO PIAZZA PAOLO CAPASSO PIAZZA XXIV MAGGIO PIAZZETTA MADONNA DI LORETO SALITA CASE POSITANO SALITA PENDOLA SALITA PONTECHITO SALITA S. ANGELO SALITA S. CATERINA SALITA S. LUCIA SENTIERO CANALE SENTIERO CASUOPPOLO SENTIERO CROCELLE SENTIERO DEGLI DÈI SENTIERO DEI COLLI SENTIERO DELLA ROSSA SENTIERO GROTTA DI MONTE SENTIERO LAMA FABIO SENTIERO MACERENELLE SENTIERO MULINO SENTIERO PAIPO SENTIERO PENDOLA SENTIERO PINO SENTIERO S. MARIA A. MIANO VECCHIA GALLERIA PALOMBELLE VIA ACQUAFREDDA VIA ALFONSO CASANOVA VIA ANTONIO COPPOLA VIA ARMANDO DIAZ VIA BELVEDERE VIA BISERTA VIA BOTTEGHELLE VIA CALCARA VIA CAMPO DELLA SCOLA VIA CANALE VIA CANALONE VIA CAPOMURO VIA CARBONARA VIA CARDINALE BRANCATI VIA CARDITO VIA CASALONE VIA CASE AMATRUDA VIA CASE COCCIA VIA CASE DE ROSA VIA CASE GENTILE VIA CASE IMPERATI VIA CASE LAURITANO VIA CASE MILANO VIA CASE NACLERIO VIA CASE SPARSE VIA CASTELLO LAURITANO VIA CAUCELLE VIA CAVA VIA CAVALLO VIA CERBIA VIA CISTERNA VIA COLLE SCUPOLO VIA COMUNALE MURAGLIONE VIA CROCE VIA CROCELLE VIA DEGLI ONTANELLI VIA DEI CAMPI VIA DEI COLL.I VIA DEL MONTE VIA DELLA POLVERIERA VIA DELL'ARLESIANA VIA DELLE SORGENTI VIA DELLE TRE PARTI E COLLE CIAVANO VIA DIVINA COSTIERA VIA EMILIO SCAGLIONE VIA F. SAVERIO ACAMPORA VIA PONTE BASSA VIA PONTECHITO 2

L’ Odonomastica delle strade del Comune di Agerola :

VIA FONTANA

VIA FONTANELLE VIA FRANCAZZA VIA FRANCESCO CILEA VIA GALLI VIA GEMINI VIA GENERALE NARSETE VIA GROTTA DI MONTE VIA GROTTELLE VIA IMBARRATA VIA INSERRATA VIA IOVIENO VIA LAMA FABIO VIA LAVINAIO VIA LOCOLI VIA LUONGO VIA MACERENELLE VIA MADONNELLA VIA MANNAROSA VIA MATTEO RENATO FLORIO VIA MAZZINI VIA MIRAMARE VIA MONTE VIA MULINO VIA MURILLO VIA NOCELLE VIA PAIPO VIA PALOMBELLE VIA PANORAMICA VIA PEDATA VIA PENDOLA VIA PENISE VIA PENNINO VIA PER POGEROLA VIA PIANO VIA PIETRA PIANA VIA PINO VIA PIRONTI VIA PONTE VIA PORTOLANA VIA POZZILLO VIA PRINCIPE DI PIEMONTE VIA PUNTA FENILE VIA RADICOSA VIA RICCIOLO VIA ROBERTO BRACCO VIA ROMA VIA ROSSA VIA S. ANGELO D'APES VIA S. ANNA VIA S. ANTONIO ABATE VIA S. CATERINA VIA S. DI GIACOMO VIA S. LORENZO VIA S. LUCIA VIA S. MARTINO VIA S. NICOLA VIA S. PIETRO VIA S. VINCENZO VIA SALITA S. MARIA VIA SANTA CROCE VIA SANTA MARIA VIA SANT'ANGELO VIA SARIANI VIA SCIALLI VIA SENTIERO DEGLI DÈI VIA SUGHERO VIA TEGLIA VIA TRAFORO VIA TUORO VIA TUTTI | SANTI VIA VERTINA VIA VILLANI VIA VILLANI PONTE VIALE DELLA VITTORIA VICOLO S. ANNA VICOLO S. ANTONIO ABATE VICOLO S. MARTINO S.R. 366 DI AGEROLA 3

VIA FONTANA

Premessa

Odonomastica (dal greco ὁδός (hodós) 'via’, e onomastikòs, 'atto a nominare') è l’insieme dei nomi di strade, piazze e più in generale delle zone di traffico di una città. Il nome soddisfa le inevitabili esigenze di identificazione e informazione che collegano le persone alla società e alla loro regione. Sono il risultato di sovrapposizioni di influenze storico-ideologiche come il susseguirsi del domino, i cambiamenti socioeconomici e la moda. Gli odonimi, come tutti gli altri nomi propri, sono quindi strumenti che permettono di leggere e interpretare la realtà, la società in cui hanno avuto origine. I nomi delle strade, delle piazze e dei giardini che attraversiamo ogni giorno ci ricordano la nostra storia. Per lo più le strade dedicate a poeti, scrittori, scienziati, leader, generali e politici contribuiscono effettivamente alla creazione dell'identità culturale. Il comune propone il nome della via, dopodiché dovrà essere approvato dal prefetto in rappresentanza del governo. Il toponimo (dal greco τόπος, tòpos, "luogo" e ὄνομα, ònoma, "nome") è il nome proprio di un luogo geografico. Il suo studio, la toponomastica, appartiene alla categoria più ampia della nomenclatura, vale a dire lo studio del significato e dell'origine di un nome proprio, sia esso di luogo o di persona (in questo caso si parla di antroponomastico). Ci sono poi le sottodivisioni, per esempio, gli idronimi relativi a corpi d'acqua (via Penise). i polonimi relativi a centri abitati (via Case De Rosa), gli oronimi (via Paipo), i fitonimi, nomi di formazioni vegetali (via degli Ontanelli); gli agiotoponimi, nomi dei Santi, (via S. Lucia) e gli eponimi, ossia sui nomi di personaggi storici (Via A. Diaz). Vediamo qui di seguito alcune vie di Agerola nominate a personaggi o realtà storiche. 4

Premessa

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Paolo Crescenzo Martino Avitabile nacque ad Agerola, il 25 ottobre

1791. Dopo aver visto la guardia reale ed il Re Giuseppe Bonaparte passare per Agerola, fu affascinato dalle divise e si arruolò nella milizia del neonato regno napoleonico di Napoli nel 1807. Dalla milizia Avitabile passò al corpo di artiglieria dell'esercito regolare nel 1810. Lì ascese tra i ranghi fino a quando non fu nominato primo tenente di artiglieria all'inizio del 1815, poco prima della guerra napoletana. Non partecipò alla campagna settentrionale di re Murat, 6

Paolo Crescenzo Martino Avitabile nacque ad Agerola, il 25 ottobre

e dopo la sconfitta di quest'ultimo a Tolentino fu assorbito nel

restaurato esercito del regno Borbonico. Neanche un mese dopo, nel luglio-agosto 1815, è ancora in guerra, questa volta a Gaeta: su quella fortezza, mentre Napoleone affonda nella torba di Waterloo, l’inossidabile generale Begani si ostina a sventolare bandiera murattiana. Anche qui Avitabile combatte bene. Ferito più volte, anche alla testa, continua a sostenere il fuoco della sua batteria. Tale comportamento gli vale perfino le lodi del comandante delle forze austriache, il generale Joseph von Lauer che lo raccomando per una promozione ma a causa della Convenzione di Casalanza, dopo la pace fu spogliato del suo rango e inviato, a metà paga, in un reggimento di fanteria di riserva. Senza ulteriori prospettive di carriera, Avitabile si dimise dall'esercito nel 1816. Il 30 aprile del 1817, si imbarcò sulla nave mercantile spagnola “Cristo, Nostro Salvatore” diretto a Filadelfia, in America. Il mercantile cambiò rotta e si fermò per parecchie settimane ad Algeri. In quella città Avitabile ebbe il primo contatto con il mondo arabo e ne studiò attentamente la mentalità ed il costume. Ma Avitabile dovette lasciare Algeri, perché la sua nave era diretta alle isole Baleari, dove caricò altre merci e, dopo, si diresse alla volta di Tunisi, proprio quando la città era colpita dalla peste ed era in atto una rivolta contro il Bey. Perciò la nave dovette riprendere il largo e si diresse verso la Francia, ma, sorpresa da una violenta tempesta, naufrago presso la foce del Rodano. I naufraghi raccolti siccome provenivano da luoghi, infatti, per le dovute precauzioni sanitarie, furono internati nel lazzaretto di Marsiglia dove strinse amicizia con Beraud, ex capitano della guardia imperiale napoleonica, reduce dalla Persia, il quale descrisse al giovane napoletano le mirabili possibilità di fortuna che la corte di quel lontano paese offriva agli ex-ufficiali napoleonici. Bisogna ricordare che, dopo la fine delle guerre napoleoniche, numerosi militari europei rimasti senza lavoro partivano verso l’Asia per mettersi al servizio dei vari rajah ed emiri locali, tutti disposti a pagare fior di soldi a militari esperti cui affidare la riorganizzazione dei loro obsoleti eserciti. 7

e dopo la sconfitta di quest

Nell’aprile del 1818 si imbarcò su un brigantino greco, vide

scomparire all’orizzonte la pittoresca capitale borbonica con il suo Vesuvio fumante, e poi tutte le coste tirreniche dell’Italia meridionale. Arrivo a Costantinopoli il 12 maggio e si presentò subito all’incaricato del re di Persia, a cui mostrò il suo brevetto di ufficiale napoleonico, offrendo i suoi servizi alla Corona Persiana. Lì fu assunto da un inviato del persiano Shah Fath Ali e prestò servizio come istruttore militare in Persia dal 1818 al 1826. Probabilmente le sue truppe ebbero una parte importante nella guerra combattuta con successo dallo Scia contro la Turchia dal 1821 al 1823. Lo Scia fu pienamente soddisfatto dai servizi resigli da Paolo Avitabile, e gli conferì il titolo di Kan di Persia con la ricca decorazione del Leone e del Sole di II classe, accompagnando la decorazione con un diploma scritto. Diede le sue dimissioni che furono accettate con molta difficoltà perché la Corte Persiana perdeva in lui un uomo di grande esperienza politica e militare. Sotto i figli di Fath Ali esercitò anche una sorta di autorità civile nell'area del Kurdistan, tornò brevemente a Napoli nel 1826, ma poco dopo tornò in Asia alla ricerca di nuove avventure. Su suggerimento di due dei suoi ex compagni in Persia (Allard e Ventura), ora utilizzati come comandanti militari sotto Ranjit Singh, il maharaja del Punjab, decise di raggiungere l'India. Dopo un viaggio piuttosto avventuroso sulla via che attraversava Kabul fino a Peshawar, Avitabile arrivò a Lahore, la capitale del Punjab, nel gennaio 1827. Entrò al servizio di Ranjit Singh come istruttore militare e comandante. Per quasi tre anni mantenne solo il suo incarico militare e durante questo periodo organizzò la sua brigata di fanteria sul modello europeo. Nel dicembre 1829 ci fu una svolta nella carriera di Avitabile: fu nominato governatore della città e del distretto di Wazirabad. Da lì al suo ritorno in Europa nel 1843 l'occupazione principale di Avitabile fu il governatorato civile, in primo luogo di Wazirabad (fino al 1835) e in secondo luogo di Peshawar (dal 1837). Nonostante il suo servizio come Kardar (governatore) era prevalente, Avitabile guidò la sua brigata in varie occasioni in quegli anni, diede 8

Nell’aprile del 1818 si imbarcò su un brigantino greco, vide



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