Quelli del San Bendetto n.1 Gennaio 2022

Anno X, N.1 - Gennaio 2022




Anno X, N.1 - Gennaio 2022

QUELLI DEL SAN BENEDETTO Via Berlino 2, Cassino #LASCUOLANONSIFERMA quellidels.benedetto@libero.it RIVISTA SCOLASTICA SPECIALE 10 ANNI 10 anni della nostra storia UN DECENNIO! Eh già sono trascorsi 10 anni da quando tre docenti dell’allora IPSIA RIGHI (Francesca Franzese, Gabriella Latempa e Sabrina Tomassi Di Camillo) decisero di fondare un giornalino che desse voce agli alunni e descrivesse le molteplici attività da essi svolte durante l’anno scolastico. Fu un’impresa titanica, un fai da te in tutto e per tutto, dalla struttura del giornale, composto allora di poche pagine, alla sua impaginazione, alla revisione in stamperia ed alla distribuzione. Ma la gioia di quel primo numero di “QUELLI DEL RIGHI” fu grande. Dall’anno scolastico 2011-2012 è stato un avvicendarsi di colleghi che hanno fatto parte della redazione, chi solo per qualche anno (Francesca Simone, Francesco Vignola, Luigi Marrocco, Liliana D’Ermo, Monica Cascarino, Rossella Violi e Antonietta Maraone) e chi ancora vi partecipa con grande ed imperterrito entusiasmo dall’inizio, Gabriella Latempa, o dall’anno successivo, Rossana Chirico, per giungere all’attuale composizione che comprende anche Laura Quatrini e Annalisa Valente che sono al loro secondo anno. (contina a pag.2)

Anno X, N.1 - Gennaio 2022

Tanti gli alunni coinvolti che hanno voluto testimoniare eventi ai quali hanno partecipato, approfondimenti

di argomenti studiati o semplicemente per dare spazio alla loro creatività ed alle emozioni attraverso una poesia, una riflessione, un disegno, un racconto. Tantissimi i colleghi, e noi li ringraziamo, che hanno invogliato i propri allievi a partecipare, cercando di tirare fuori la loro parte migliore, o che hanno inviato essi stessi articoli per illustrare progetti o attività peculiari dei diversi indirizzi che compongono il nostro variegato istituto. Quattro i Dirigenti Scolastici che si sono avvicendati. Dalla Preside Ina Gloria Guarrera che ha battezzato il primo numero, ai Presidi Pietro Pascale e Pasquale Merino che lo hanno apprezzato, fino all’attuale Dirigente Maria Venuti, nostra prima lettrice, estimatrice e supporter incondizionata del progetto. In questi 10 anni il giornalino è stato il fil rouge che ha legato gli avvenimenti di alcune istituzioni scolastiche del territorio, che ha raccontato di noi, a volte attraverso due numeri all’anno, altre con uno solo. Ha coinvolto docenti ed alunni del Liceo Artistico di Cassino (oggi Vittorio Miele, facente parte dell’IIS Carducci) quando era associato all’IPSIA, sia attraverso concorsi per scegliere il logo o arricchire i dossier tematici, attraverso i magnifici disegni dei novelli artisti, fino alla stesura di articoli ed al rinnovo totale della grafica. Dopo l’unione dell’IPSIA RIGHI e dell’Istituto ALBERGHIERO e dunque la creazione del Polo Professionale SAN BENEDETTO, anche il nome della testata ha seguito i mutamenti e le aggregazioni che sono cambiate negli anni e, da un giornalino dal titolo QUELLI DEL RIGHI, siamo passati a “Quelli del San Benedetto – Righi” per giungere all’attuale QUELLI DEL SAN BENEDETTO. Non più semplice giornalino scolastico di poche pagine ma una vera RIVISTA SCOLASTICA che supera le 60 pagine ad ogni numero! Neppure la pandemia, che ancora imperversa nel nostro mondo, ci ha fermate! Dopo uno sconforto ini- ziale, che ci aveva fatto pensare ad un abbandono del progetto, dopo esserci interrogate sulla difficoltà di realizzarlo attraverso rapporti unicamente online con gli studenti, ci ha mosso una instancabile caparbietà, una voglia di sfida e, identificate dall’#lascuolanonsiferma, abbiamo raccolto le emozioni, gli sfoghi, le paure, i desideri, le esperienze del lockdown degli alunni e dei docenti. E ci sono arrivate tante, tante, tantissime testimonianze. Un successo per noi, dovuto soprattutto al fatto che i nostri alunni sentivano uno smisurato bisogno di comunicare. Sicuramente è stato il numero più difficile in assoluto da realizzare, non è stato semplice coordinarsi, rileggere, correggere, impaginare (in questo caso la grafica è stata realizzata da Alessia Di Scanno, grafico esterno), ognuna a casa propria, comunicando tramite videochiamate o whatsapp fino a tarda notte… ma, superando anche momenti di tensione e di difficoltà, ce l’abbiamo fatta ed abbiamo fatto uscire il primo numero interamente on-line pubblicato sul sito della scuola. Ed eccoci ancora qui, più decise che mai a raccontare le innumerevoli attività nelle quali la nostra scuola è impegnata, a dare spazio a tutti gli indirizzi, a continuare a testimoniare quanto l’IIS SAN BENEDETTO sia presente sul territorio, a promuovere in toto la valenza didattica trasversale di questo progetto che non appartiene solo alle componenti della redazione ma a tutta l’istituzione scolastica, perché la nostra rivista rappresenta una vetrina che ci permette di mostrare a noi e all’esterno quanto realizzato, perché siamo una grande squadra con uno spirito di appartenenza che cresce sempre di più. Vi auguriamo, come sempre, buona lettura di questo nuovo numero della rivista che è un pezzetto della nostra vita e della storia dell’istituto! La Redazione Per il decennale della pubblicazione di "Quelli del San Benedetto", alcuni docenti che nel passato hanno partecipato alla sua realizzazione, anche quelli ora in pensione, o attualmente in servizio presso altri istituti, hanno voluto inviarci la loro testimonianza dell'esperienza svolta nella redazione della Rivista. Nel pubblicare gli incoraggiamenti e gli auguri dei colleghi, noi docenti dell'attuale Redazione non possiamo far altro che ringraziarli perché è anche grazie a loro se la Rivista è cresciuta ed ottiene ancora tanto consenso. Prof.ssa Francesca Franzese (Fondatrice) Sono trascorsi 10 anni! 10 anni da quando l’idea di creare un giornalino d’istituto è approdata in questa scuola. Un’esperienza divertente ed una sfida interessante per un ingegnere che si ritrova a far parte di una redazione! Ma il team delle fondatrici era entusiasta, creativo, professionale e coinvolgente. Lo rifarei? Certo che sì! Un grande in bocca al lupo alla nuova redazione che da semplice giornalino ha trasformato questo progetto in una rivista! Prof.ssa Sabrina Tomassi Di Camillo (Fondatrice) E’ passato un decennio, da quando un gruppo di “folli” docenti decisero di dar vita ad un giornalino scolastico nel nostro Istituto. Un progetto un po' ardito, dalla natura un po' troppo intellettuale, vista la tipologia della nostra scuola. Il tempo, però, è stato galantuomo e, dalla collaborazione di studenti e di docenti si è riusciti a realizzare un prodotto altamente culturale, con una spiccata connotazione identitaria che ci ha permesso di distinguerci per professionalità e per competenza. Ritengo che questi anni trascorsi insieme al nostro giornalino scolastico abbiano rappresentato per tutti un variegato palcoscenico, dove ognuno di noi ha potuto dare libero sfogo alle proprie potenzialità, alle proprie idee e alla propria personalità, attraverso il potente mezzo della parola scritta. (Gabriella Latempa, Rossana Chirico, Laura Quatrini, Annalisa Valente). La rivista scolastica del San Benedetto compie 10 anni, un traguardo importante, un percorso di crescita e miglioramento continuo. Ogni anno il giornale della scuola “Quelli del San Benedetto” ha aggiunto elementi innovativi sia nella grafica che nei contenuti, ma soprattutto è riuscito a rispondere alle esigenze di cambiamento dell’istituto. Una scuola nuova, la nostra, con un accorpamento importante dal 2018, che conta ad oggi sette indirizzi e quattro sedi. Una scuola che rappresenta un punto di riferimento per un vasto territorio. In questo processo di trasformazione e crescita, la rivista scolastica ha rappresentato e rappresenta un progetto trasversale ai vari indirizzi. Grazie a “Quelli del San Benedetto” impariamo tutti a conoscerci meglio, impariamo ad apprezzare la poliedricità della nostra comunità, impariamo tutti a condividere idee, esperienze…e così potenziamo abilità e competenze. Ringrazio i componenti della redazione, studenti e docenti che, con spirito giornalistico e senso di appartenenza, ci regalano pagine appassionanti, storie emozionanti. Storie di una scuola viva, inclusiva, proiettata al futuro. Allora…buona lettura a tutti noi! La vostra Preside 2 Prof.ssa Francesca Simone Sono più comunicativa quando parlo con le immagini e la grafica: con il giornalino ho raccolto l’entusiasmo e le emozioni dei colleghi e degli alunni che con fatica, impegno e dedizione sono riusciti a raggiungere i loro obiettivi. Tante pagine colme di esperienze lavorative, di premi e di percorsi di vita che hanno arricchito anche me. Bellissimi ricordi. 3 L ’elaborazione di ogni nuovo numero del giornalino è stata sempre entusiasmante, nonostante lo stress di problemi sempre nuovi da risolvere, perché mi ha permesso di scoprire una comunità scolastica nuova, creativa, dotata di una grande umanità che mi circondava, ma, ancora tutta da scoprire. Ricordo, con grande piacere, le lunghe serate trascorse nella rilettura dei vari articoli che giungevano in redazione; un lavoro mai noioso e sempre più avvincente, perché le righe di quelle pagine rivelavano l’entusiasmo di studenti e di colleghi attivi, appassionati nella realizzazione dei loro progetti e delle loro attività. Sono orgogliosa di aver condiviso, per molti anni, questa esperienza con tutti voi, in quanto ci ha permesso di conoscerci meglio e di farci riconoscere, come comunità educativa vitale ed unita, ma soprattutto solidale capace di collaborare tutti ad un progetto comune, di cui andare fieri. Prof. Luigi Marrocco Ho fatto parte della redazione qualche anno ma sono stati anni intensi. Sono stato contagiato dall’inesauribile entusiasmo delle colleghe che, nonostante le difficoltà, hanno sempre creduto nella valenza didattica ed educativa di questo progetto. E’ stata una bellissima esperienza sia per l’affiatamento del gruppo e sia per il coinvolgimento degli alunni che, con piacere, hanno collaborato in molti alla stesura degli articoli da me proposti. 3

Tanti gli alunni coinvolti che hanno voluto testimoniare eventi ai quali hanno partecipato, approfondimenti

Prof.ssa Monica Cascarino

Con immenso piacere accolgo l’invito delle stimatissime colleghe Prof.sse Gabriella Latempa e Rossana Chirico a scrivere un mio pensiero per i dieci anni dalla prima uscita del giornalino scolastico "QUELLI DEL RIGHI". Ho trascorso alcuni anni di lavoro presso l' I. I. S. RIGHI di Cassino durante i quali ho avuto l’onore di conoscere colleghi preparati e fortemente motivati alle attività scolastiche. Con alcuni di loro ho fatto parte della redazione giornalistica e insieme, con grande determinazione, abbiamo guidato gli alunni, di tutti gli indirizzi di studio, nella realizzazione di numerosi articoli di giornale. Coinvolgere gli alunni per raccontare le storie di un istituto, presente sul territorio da decenni, ha registrato la crescita continua che ha caratterizzato la nostra scuola. Per dieci anni sono stati raccontati viaggi, visite aziendali, progetti, iniziative estremamente produttive di grandi idee e innovazioni, piene di creatività e progettualità. Insieme studenti e insegnanti hanno dimostrato di essere una comunità scolastica unita, ben organizzata e dinamica che ha dato lustro alla scuola. È stata per me una bellissima opportunità di lavoro e di formazione, AD MAIORA SEMPER! 4 Prof.ssa Liliana D’Ermo Il ricordo della mia scuola è sempre vivo. Ho amato troppo il mio lavoro, i miei alunni e tutto quanto mi ha circondato per una buona parte della mia vita. Il rapporto quotidiano con i ragazzi, i loro sguardi, i loro sentimenti non si possono dimenticare... Collaborare con loro, aiutarli nella loro funzione di reporter per QUELLI DEL RIGHI è stata un’esperienza gratificante ed un arricchimento della mia professionalità. Li ricordo tutti quei ragazzi, indistintamente, come se fossi ancora con voi. Si può essere professoressa per sempre? Penso di sì. Era l’Ottobre del 2017 quando ho avuto il piacere di entrare a far parte della redazione di “Quelli del Righi”. Dovevo occuparmi della veste grafica del giornalino d’istituto. Ne uscì fuori volume di 32 pagine che riassumeva le principali attività svolte nell’a.s. 2017/18 dall’ IPIA e dal Liceo Artistico di Cassino. Ricordo con piacere la collaborazione e gli scambi di idee con i colleghi, i professori: G. Latempa, R. Chirico, L. D’Ermo, M. Cascarino e L. Marrocco. Sapevamo che dal 1° settembre 2018 l’IIS Righi non sarebbe più esistito. Le due istituzioni scolastiche che lo componevano avrebbero formato nuove realtà accorpandosi con altre scuole, formando gli attuali: IIS “San Benedetto” e IIS “G. Carducci”. Dovevamo e volevamo finire alla grande questa esperienza che ci aveva unito, mandammo così alle stampe l’ultimo numero di “Quelli del Righi”. L’editoriale chiudeva così: “Forse ritorneremo…Con un altro nome, con una redazione più ampia, con una nuova veste grafica, con un nuovo spirito… Ci stiamo già pensando…Ad maiora!” Adesso è realtà! Un grazie a tutti i docenti che con passione ed energia hanno permesso la realizzazione ed il ritorno alle stampe del giornalino d’Istituto ed un augurio di buon anno scolastico. Prof. Francesco Vignola Prof.ssa Rossella Violi Anno scolastico 2018 - 2019. E’ avvenuta la fusione dell’Istituto Alberghiero, la mia scuola, con l’Istituto Professionale per l’Industria e l’Artigianato. Un gruppo di colleghe dell’ Ipsia presenta in Collegio Docenti un progetto per la realizzazione di un giornalino di Istituto, progetto non nuovo, ma consolidato nel tempo perché presente da molti anni nelle loro attività didattiche. Decido di aderire. Per me non si tratta di un’esperienza del tutto nuova, già in passato avevamo realizzato un giornalino dell’Alberghiero: “Penne e Calamari” l’emblematico titolo. Sapevo che gli alunni si sarebbero sentiti coinvolti perché felici di potersi esprimere, di dar voce alle loro emozioni e ai loro pensieri, di raccontare le loro esperienze scolastiche e di vita, di aprirsi e confrontarsi anche con tutto ciò che è esterno al loro mondo. Così è stato. La mia classe, 3° D cucina, ha risposto con entusiasmo; gli alunni hanno partecipato a ogni attività, a conferenze esterne alla scuola, sempre puntuali e precisi alle riunioni in orario extrascolastico, hanno lavorato per reperire materiali, hanno discusso e approfondito, hanno esposto e argomentato il loro pensiero. Esperienza formativa importante, nonché esercizio didattico che lascia testimonianza scritta e che può essere tappa fondamentale nel percorso di crescita degli adolescenti. Sono sicura che questo mio giudizio possa essere condiviso dai miei colleghi, ma anche dagli alunni che nel corso degli anni hanno partecipato al progetto che continua a far risplendere le attività dell’Istituto “S. Benedetto”. Prof.ssa Antonietta Maraone Il giornalino scolastico è un importante strumento didattico, efficace e valido per stimolare gli alunni alla scrittura, a strutturare il pensiero e costituisce, altresì un buon raccoglitore di reti sociali, che spesso appaiono destrutturate, soprattutto nei contesti extrascolastici. Risulta, perciò fondamentale, per la scuola, escogitare forme di espressione, di collaborazione tra pari e personalizzazione delle abilità emotive- affettive che trovino modo di esprimersi narrando l' "io", sconosciuto anche a se stessi. Scrivere delle proprie emozioni e portare alla luce il mondo che altrimenti non potrebbe esistere, su un palcoscenico virtuale, in cui, tutti coloro che assistono alle manifestazioni intime e personali, assume una forma catartica e completa, in maniera armoniosa, lo sviluppo della personalità dell'allievo. Io, insegnante nell'Istituto IIS San Benedetto di Cassino, per un anno ho svolto l'attività di redattrice, in collaborazione con il team del Giornalino scolastico. È stata per me un' esperienza gratificante, di crescita professionale e umana. Ho raccolto e curato gli scritti dei nostri giovani studenti, le loro riflessioni sulle tematiche più svariate, dagli argomenti di attualità alle relazioni sulle esperienze scolastiche che, per fortuna, nel passato, in tempi "normali", nella nostra scuola erano molteplici. Come insegnante mi sento davvero privilegiata di aver contribuito alla crescita dei miei studenti, anche come piccoli "giornalisti". Il nostro lavoro ci permette di "Docere" e di "Discere", di insegnare e di imparare insieme agli alunni, di crescere insieme lavorando in modo collaborativo. Con il Giornalino ho cercato di fare acquisire competenze di ricerca e di scrittura, ricevendo soddisfazioni. Con queste riflessioni, mi preme ringraziare la responsabile, prof.ssa Gabriella Latempa e tutte le colleghe con le quali abbiamo instaurato un rapporto di collaborazione, al servizio della Comunità educanda. Auspico un lavoro sempre più edificante per tutti. 5

Prof.ssa Monica Cascarino

PROGETTO FOTOGRAFANDOTI IN RETE

CONSAPEVOLEZZA NELLA RETE Due giornate all’insegna della libera immaginazione e della creatività! Un progetto davvero interessante organizzato dal mio Istituto, che mi ha dato l’opportunità di partecipare mettendo alla prova la mia creatività. Il progetto “Fotografandoti nella rete”, ha coinvolto diversi istituti di Cassino e si è svolto nel mese di Novembre. Questa esperienza si è rivelata altamente formativa perché mi ha permesso di scoprire le mie potenzialità e soprattutto di dare spazio alle emozioni che nel periodo della pandemia avevo represso. L’obiettivo del progetto è stato quello di promuovere in noi studenti un uso più responsabile del web e delle nuove tecnologie in modo da stimolare la nostra partecipazione ad una società sempre più interconnessa. Gli incontri formativi si sono conclusi con l’invito rivolto agli studenti di realizzare una foto che potesse rappresentare i rischi, i pericoli del mondo della rete. Con la foto che ho realizzato e che mi ha consentito di essere premiata, classificandomi al terzo posto, ho voluto esprimere come la rete del web renda le amicizie meno autentiche perché virtuali, non lasciando spazio alle nostre emozioni. Sono stata molto soddisfatta del risultato raggiunto e soprattutto del messaggio che sono riuscita a trasmettere catturando alcuni dettagli che sono stati più eloquenti delle parole. Gli alunni degli indirizzi Made in Italy e Servizi Socio Sanitari del nostro istituto hanno partecipato al progetto FotograndoTi nella Rete, che si proponeva principalmente di accrescere la consapevolezza dei crimini informatici sempre in aumento sui social network e social media. L’ideazione del Progetto è di Elena Luviso, una giurista informatica che da molteplici anni svolge a livello istituzionale, in collaborazione con Istituti, Università, Fondazioni, e Comuni, attività di prevenzione sulle tematiche dei crimini informatici, rivolgendosi in particolare alle nuove generazioni. Il percorso si è articolato in tre giornate, dal 10 al 12 novembre, durante le quali due nostri studenti rappers, Simone Congia e Julio Risi Carrero, hanno raccontato la loro esperienza. I vincitori del nostro istituto sono stati: 1°classificato Natalia Marinelli V N Made in Italy; 2° classificato Adil Bouhlaziz IV N Made in Italy; 3° classificato Angela Masi V L SSS. Gli alunni hanno dimostrato grande impegno e passione guidati dai docenti: Alessandra Casale, Carmen Cassone, Ilenia Di Giorgio e Laura Quatrini. Angela Masi V L SSS 1°Class. Natalia Marinelli VN 3°Class. Angela Masi VL Adil Bouhlaziz IV N 6 7

PROGETTO FOTOGRAFANDOTI IN RETE

È RAP, BRO!

Dipendenze digitali L’alunno Simone Congia della classe IV D Alb ha partecipato alla manifestazione finale riguardante il progetto Fotografandoti nella rete con un suo testo rap. È stato molto apprezzato ed ha voluto anche descrivere le emozioni provate durante l’evento. Sono Simone frequento la classe IV D enogastronomia dell'Istituto San Benedetto di Cassino; questa scuola mi ha colpito molto, adoro cucinare e apprendere ricette sempre nuove e gustose. Ho molte passioni ma la più sentita è quella di creare canzoni di genere rap e trap . Spontaneamente ho creato delle parodie sulla scuola e ciò è stato molto apprezzato da tutti e non è mancata l'occasione per esibirmi come rappresentante di questo Istituto alla manifestazione di fotografia promossa dal team dirigenziale della nostra scuola il giorno 12 novembre presso l'Auditorium di via Berlino in Cassino. Prima di iniziare l'esibizione abbiamo intrapreso un discorso e confronto sull'uso dei social network che al giorno di oggi sta prendendo sempre più spazio nella vita quotidiana. Si è giunti alla conclusione che in realtà internet non è solo il male perché nel mio caso mi è stato molto d'aiuto per quanto riguarda la diffusione della mia musica e di ciò che penso. Appena arrivato nella sede centrale di via Berlino l'ansia mi stava salendo ma sono stato abbastanza bravo a gestirla. Quando sono stato annunciato sul palco e mentre mi esibivo cercavo un punto fisso di approvazione, quello che c'era nel mio cuore andava contro la paura per portare un messaggio a quelli che come me non riescono a fare a meno dei social. Le mie emozioni erano motivate dalla speranza che i giovani possano tutti essere sempre se stessi e riescano a tirare fuori dei talenti per non lasciarsi appiattire dai social che ci vogliono schiavi e non pensanti. Ogni ragazzo ha dei talenti che deve scoprire e deve cercare di esprimersi perché tutti possiamo e dobbiamo contribuire a realizzare un mondo migliore e creativo. Simone Congia IV D Alb Benessere e forme di dipendenza digitali, dall’utilizzo dei social network all’alienazione della realtà. L’indirizzo Servizi per la Sanità e l’Assistenza Sociale, in particolare le classi III L e IV L, si uniscono per combattere insieme la dipendenza digitale, grazie al progetto realizzato dalla docente di Metodologia operativa dell’Istituto prof. ssa Anastasia Bove. L’attività si è sviluppata, in un primo momento, con la visione di video e cortometraggi, che hanno fatto riflettere maggiormente sull’enorme e grave diffusione della dipendenza digitale. Attraverso l’applicazione di metodologie didattiche, quali Circle time e debate, sono state approfondite le conoscenze rispetto alla tematica trattata, implementando le competenze pratiche, rispetto a quelle tecniche laboratoriali, tipiche della nostra futura figura professionale . In un secondo momento è stato stilato un copione calato nella società odierna, che riuscisse a delineare le nuove generazioni, schiavizzate dai social network, ai quali spesso i giovani accedono attraverso gli ultimissimi modelli di cellulare. Protagonisti della scena sono quei burattini tradizionali tanto amati dalle generazioni passate che attraverso i loro messaggi si pongono in antitesi con i nuovissimi smartphone promulgatori del sapere della società odierna. Arlecchino, Pulcinella, Balanzone sono i personaggi del cortometraggio, che attraverso le loro battute inviano messaggi di grande valore etico e morale. Le marionette sono state realizzate interamente dai noi ragazze nel laboratorio di metodologia operativa, nelle ore del PON estivo “Benessere e forme di dipendenze digitali”. La rappresentazione teatrale cerca di far capire, sopratutto agli adolescenti, quanto internet stia rivoluzionando abitudini e stili di vita quotidiani con modi diversi di entrare in contatto con il mondo, che non avviene più attraverso la mediazione diretta , ma attraverso il computer, davanti al quale siamo sempre più soli a vivere le nostre ovattate esperienze virtuali. Basti pensare al fenomeno HIKIKOMORI, sindrome sociale che sta dilagando, nei paesi più sviluppati, tra i giovani dai 14 ai 30 anni che si isolano interrompendo ogni contatto con il mondo esterno per lunghi periodi. Il copione della rappresentazione teatrale è stato scritto tenendo conto di queste realtà. La trama delinea la figura di un ragazzo di nome Giacomo, che ad un anno dall’acquisto del nuovo cellulare gli viene diagnosticato un disturbo ossessivo compulsivo bipolare da forte stress dovuto a dipendenza digitale. La scuola che frequenta cerca di aiutare il ragazzo attraverso le sedute di ascolto implementate dallo sportello CIC rientrante nel progetto di Educazione alla salute. Alla fine del percorso riabilitativo, Giacomo finalmente ricomincia a vivere guarendo dalla dipendenza da social media. Il messaggio che noi ragazzi del IV L Servizi per la Sanità e Assistenza Sociale vogliamo trasmettere ai nostri coetanei è quello di tenere sempre vivo il desiderio di contatto diretto con le persone, che non deve limitarsi all’interfacciarci attraverso i social ma deve ritornare alla vecchia chiacchierata e stretta di mano non virtuale. Con questo non si vuol far passare il messaggio che bisogna bandire dalla nostra vita uno strumento indispensabile oggi ma che se ne faccia il giusto utilizzo per evitare l’alienazione dalla società. Federica Calao e Melissa Salera IV L SSS Ancora una volta, anche la band del nostro istituto, regola emozioni, interpretando “Così Celeste”, una bellissima canzone di Zucchero. https://www.facebook.com/IIS-San-Benedetto-Cassino-News-276682129208296/videos/309432297757705 Buon ascolto! 8 9

È RAP, BRO!

CIAK … emozioni

Combatti da sola non aver paura di essere inferiore. Romina Capi IV L Il concorso Nazionale è una sfida creativa tra le scuole di ogni ordine e grado, attraverso l’approfondimento e l’analisi di tematiche sociali, finalizzata alla realizzazione di brevi video della durata massima di trenta secondi, del tipo Pubblicità Progresso o di un cortometraggio sulle tradizioni. L'obiettivo del progetto è quello di trasmettere, tramite il talento e la creatività dei giovani, temi di grande importanza e attualità. Uno spettacolo si può preparare in un mese. Improvvisare, invece, richiede una vita. Roberta Baris IV L La vita è come un film in cui sei tu che scrivi il finale. Il cinema è una penna, della carta e delle ore ad osservare il mondo e le persone. Giada Zegarelli IV L Federica Calao IV L Ciak ... continua a crederci, continua ad aspirare. Melissa Salera IV L Dietro ad un film ci sono lavoratori idee e sacrifici,dietro a una scena ci sono prove e opinioni, dietro a un'improvvisazione c’è la verità e la bravura ... La fotografia è verità, e il cinema è verità ventiquattro volte al secondo. Laura Malaggese IV L I film sono un'alternativa della visione delle cose e della vita dove puoi fingere di essere chi vuoi o espriQuando finisce il film, lo spettatore torna a indossare mere il vero te stesso. Laura Malaggese IV L il suo abito, rientra nel suo corpo e riprende la sua anima. Chiara Colella IV L Il nostro istituto porta a casa ben cinque riconoscimenti, affermandosi come la scuola più premiata. Migliore sceneggiatura tra tutti i lavori presentati, cortometraggi e spot, miglior backstage e tre mensioni speciali. Giada Casula IV L Realizzare questo progetto per la partecipazione al concorso Ciak ci è servito molto, non solo per l’importanza del tema che, seppur affrontato diverse volte a nostro avviso non è mai abbastanza e anche se per tante persone è una perdita di tempo e si pensa “tanto a me non succederà mai”. Soprattutto ha tirato fuori una cosa positiva, la collaborazione, per la prima volta non ci siamo scontrate fra di noi ed eravamo così concentrate che piano piano abbiamo scoperto parti del nostro carattere che non erano mai uscite fuori. II N Made in Italy Sono davvero contenta di aver partecipato a questo progetto sia per il rapporto rafforzato tra me e le mie compagne ma anche con la professoressa Quatrini che ci ha seguito, sempre paziente con noi e disponibile ad aiutarci e consigliarci… anche perché ci vuole pazienza con noi ragazze quando ne combiniamo di tutti i colori. Alessandra Di Nardo II N Made in Italy Ciak filmscuolafest è stato per me un grande e bellissimo spettacolo, molto divertente. Il premio che abbiamo vinto è stato molto importante e mi ha fatto sentire veramente bene! Mariafrancesca Di Siena II N Made in Italy Per me l’esperienza e la partecipazione al concorso Ciak Scuolafilmfest è stata molto bella e soprattutto nuova perché non avevo mai partecipato ad una manifestazione del genere. Dopo tanto impegno, io e le mie compagne siamo riuscite a realizzare uno spot secondo me molto bello e significativo. Mi è piaciuto anche il momento della premiazione di tutte le scuole nella giornata finale, presso il teatro Manzoni e il supporto e i discorsi dei professori che ci hanno seguito e incoraggiato. Spero di poter partecipare ancora con la mia classe ad esperienze simili e di poter portare a scuola altri premi e riconoscimenti. Beatrice Santini II N Made in Italy Collaborare al progetto Ciak è stata un’esperienza veramente soddisfacente e realizzante che mi ha aiutato a credere di più in me grazie al mezzo costruttivo e istruttivo della scuola. Congia Simone IV D Alb 10 I NATIVI DIGITALI IMMERSI NELLA TRADIZIONE Siamo i figli della generazione X, siamo la generazione Z o Centennial, siamo i nativi digitali. Criticati perché considerati asociali, sociali solo sui social; per l’istruzione i “graziati dalla DAD”. Poi, arriva a scuola un invito a partecipare ad un concorso che richiedeva la realizzazione di un cortometraggio sulle tradizioni e sulla valorizzazione del territorio e quindi io e i miei compagni abbiamo deciso di metterci in gioco e mostrare di che pasta siamo fatti. Abbiamo coinvolto anche i nostri docenti e con loro abbiamo condiviso idee, progetti passione, diversità di opinioni, divertendoci; a volte invertendo i ruoli e insegnando noi qualcosa a loro. E sì, perché noi, nonostante tutto, siamo innamorati del nostro territorio e delle nostre tradizioni tramandateci da nonni zii e genitori. L’esperienza è stata forte anche complicata perché una cosa è ascoltare e raccontare le tradizioni e un’altra è interpretarle e riviverle. Abbiamo girato le scene in luoghi 1700. Al buio, dunque, senza acqua corrente, riscaldati solo dal calore del camino, abbiamo assaporato la vita di un tempo, fatta di pazienza e contraddistinta dai piaceri essenziali, come il tepore del camino sul volto. È stata un’esperienza bellissima, di una cosa sono certo, le risate, l’affetto e il rapporto instaurato tra di noi, studenti e docenti, sono autentici e rimarranno dentro di noi. Per questo siamo molto grati alla nostra dirigente scolastica che ci spinge a metterci alla prova, sempre. Noi i ragazzi del San Benedetto di Cassino, i nativi digitali antichi raggiunti attraverso sco- aspettiamo la prossima sfida pronti modi sentieri, un tempo percorsi a dimostrare chi siamo davvero. dai nostri nonni; abbiamo filmato Roman Pacitto IV D Alb le riprese in un antico rudere la cui costruzione risale alla fine del È stata una bellissima esperienza che ha dato a noi della sezione di Manutenzione ed Assistenza Tecnica l’ opportunità di esprimerci creativamente in un progetto che ha coinvolto le nostre materie di indirizzo. Inoltre ci ha fatto divertire la competizione con le altre scuole e la vittoria è stata il premio per la valorizzazione del nostro impegno. Christian Di Mambro V H MAT 11

CIAK … emozioni

UNA CAMPAGNA FINANZIARIA PER GLI ANZIANI

L’indirizzo Servizi per la Sanità e l’Assistenza Sociale vince il concorso promosso dalla Banca d’Italia Il 1 ottobre 2021, presso lo splendido salone Margherita a Roma, ristrutturato dopo un periodo di chiusura dovuto alla pandemia, la Banca d’Italia ha inaugurato il mese dell’educazione finanziaria. Tema della giornata è stato: Accrescere l’educazione finanziaria delle persone e come prendersi cura del proprio futuro. Ospiti dell’evento sono stati studenti, imprenditori, sportivi ed artisti. Tra gli studenti c’eravamo anche noi, ragazzi del IV L Servizi per la Sanità ed Assistenza Sociale del San Benedetto di Cassino. La nostra presenza, di meraviglia forse per qualcuno dei presenti perché provenienti da un istituto professionale, era invece più che meritata perché era dovuta al fatto che, il 18 giugno 2021, eravamo risultati vincitori di un concorso nell’ambito di una campagna di educazione finanziaria rivolta alla popolazione anziana. Il nostro progetto svolto nell’ambito del Percorso per le Competenze Trasversali e l’Orientamento “ Educazione finanziaria e (auto) imprenditorialità”, dal titolo “Piccoli sforzi grandi cambiamenti”, è stato ideato dopo un periodo di circa due settimane di stage online con la Banca d’Italia. Durante i vari webinar abbiamo appreso nozioni base di economia finanziaria, impartite da funzionari ed esperti della Banca d’Italia, e inoltre abbiamo realizzato che operare nel mondo finanziario richiede molte capacità e investimento anche nella formazione, che spesso la scuola, purtroppo, non offre. Il nostro progetto, in collaborazione con altre figure professionali ed enti, era indirizzato a promuovere e realizzare azioni e sostegno a tutela della persona anziana, per favorirne l’integrazione nel mondo finanziario e migliorarne la qualità della vita. La finalità era quella di informare gli ultrasettantenni sulle nuove modalità telematiche offerte dalle banche, avvalendosi del supporto dei nipoti super tecnologici. Questa progettazione, anche se per gli esperti di economia finanziaria potrebbe sembrare di facile realizzazione, non lo è stato affatto per noi ragazzi sedicenni a digiuno di nozioni finanziarie. Quindi sono stati giorni di sofferenza, stress e duro lavoro che hanno portato, però, ad un risultato eccellente. Le congratulazioni e la proposta di un ulteriore stage in presenza presso la Banca d’Italia, hanno ripagato tutti quei momenti di sconforto che abbiamo avuto durante la stesura delle varie sezioni del progetto stesso, quando eravamo convinti di non potercela fare. La soddisfazione è stata tanta, soprattutto perché ci siamo confrontati con ragazzi che frequentavano i migliori licei e ne siamo usciti vincitori. Un riscatto, questo, non solo per noi ma per tutti i ragazzi che frequentano istituti professionali di provincia, come il nostro, bistrattati da coloro che non conoscono la vera realtà degli istituti professionali e la loro grande offerta formativa. https://www.facebook.com/276682129208296/videos/402578727931315 INCONTRO AL SENATO Dibattito sull’andamento scolastico degli alunni durante la dad Un incontro altamente formativo è stato realizzato durante il periodo della didattica a distanza al Senato. Abbiamo avuto l’opportunità di discutere dell’andamento scolastico dei ragazzi italiani durante questo difficile periodo. Dal dibattito è emerso che i ragazzi sono stati meno soddisfatti della didattica a distanza rispetto ai metodi tradizionali. Uno studente su tre ritiene che sarebbe utile continuare a usare la didattica a distanza, insieme alle lezioni in aula, anche dopo l’emergenza del Covid-19, e solo 7 ragazzi su 10 osservano che il livello di preparazione raggiunta attraverso le lezioni a distanza sia inferiore a quella che avrebbero avuto andando a scuola. Una percentuale ben più consistente – la metà dei ragazzi- afferma che la DaD è efficace per il recupero o per il consolidamento di argomenti precedenti, mentre poco meno di un ragazzo su tre pensa che sia efficace per l’apprendimento di nuovi argomenti. Circa un ragazzo su sei pensa che migliori addirittura la comprensione degli argomenti trattati rispetto alla didattica tradizionale. All’incontro con il Senato ha avuto modo di partecipare la nostra Dirigente Scolastica Maria Venuti, che ha subito esposto l’organizzazione della didattica a distanza nel nostro istituto. Ha elencato gli strumenti messi a disposizione, come il tablet, per chi non possedeva nessun mezzo per partecipare alla Dad, e la possibilità di avere una rete dati. Inoltre, la nostra Dirigente ha dichiarato che i suoi alunni, nonostante il periodo che stavano vivendo, di chiusura totale e, nonostante le lezioni in modalità online, hanno seguito un percorso scolastico molto produttivo soprattutto in ambito laboratoriale dove hanno manifestato la loro originalità e creatività. Nella parte conclusiva dell’incontro, ha avuto modo di riferire la sua esperienza anche un’alunna del nostro istituto, Melissa Salera, dell’indirizzo Socio sanitario. Dopo un iniziale momento di sconforto, ha detto, tutta la classe si è impegnata in un lavoro costante producendo molto sia in ambito teorico che pratico, riuscendo a trovare stimoli per realizzare nuove creazioni. La finalità di questo incontro è stata quella di far comprendere alle persone che nonostante il difficile momento attraversato da tutti gli studenti italiani, le nuove tecnologie messe a disposizione hanno comunque garantito l’acquisizione di nuove conoscenze e competenze professionali. Federica Calao e Melissa Salera IV L SSS 160° anniversario del Tribunale di Cassino In occasione del 160° anno dall'istituzione del Tribunale di Cassino, gli alunni dell' istituto Alberghiero hanno partecipato curando il servizio di accoglienza degli ospiti, durante la manifestazione che si è tenuta presso il Teatro Manzoni. Melissa Salera IV L SSS 12 13

UNA CAMPAGNA FINANZIARIA PER GLI ANZIANI

Concorso: “Chef pâtissier”

Natale 2021 BANDO 3^ EDIZIONE DEL CONCORSO DIGITALE “Chef pâtissier” (A.S.2021/2022) Prosegue la 3^ edizione del concorso dedicato agli studenti del biennio dell’Alberghiero, chiamati ad elaborare DOLCI NATALIZI esaltandone gli ingredienti, il procedimento e soprattutto esprimendo la creatività e la fantasia nella decorazione. Può essere il classico panettone o pandoro, come dei biscottini o altro, l’importante è che la creazione rappresenti il senso del Natale! Viviamo la Magia del Natale nei nostri laboratori di Cucina/Pasticceria Raccontaci la Magia del Natale attraverso un dolce che preparerai, in occasione delle feste natalizie. Mettiti in gioco come “Chef pâtissier”, inventando un nuovo dolce o scegliendone tra quelli esistenti che rielaborerai con la tua fantasia. Tema: il dolce dovrà raccontare il Natale e le sue atmosfere. Spazio alla golosità, alla fantasia e alla tradizione… Premi Il tema della premiazione sarà la “Magia del Natale” e i premi saranno i seguenti: Premio “originalità”: per chi ha raccontato la magia del Natale Premio “creatività”: per chi ha disegnato la magia del Natale Premio “fantasia”: per chi ha colorato la magia del Natale PROCLAMATI I VINCITORI Hanno partecipato al concorso gli studenti delle classi del primo biennio. Il dolce realizzato, a tema natalizio è stato presentato dagli alunni come lavoro collettivo di classe, ad eccezione di tre alunni che hanno deciso di realizzarlo individualmente. Le foto dei lavori prodotti, corredate di scheda di partecipazione, sono state valutate on-line su piattaforma Meet, da una Giuria di esperti, composta dalla Dirigente dott.ssa Maria Venuti, dalle proff. coordinatrici del progetto Annalisa Valente e Francesca Mattia, dai coordinatori delle classi del biennio, dai proff. Luigi Capitanio, Gianpietro Saccucci, Pasqualina Cavaliere, Serena Caputo, che hanno guidato gli alunni, dai proff. di sala e vendita e di accoglienza turistica, da due alunni delle classi terza e quinta dell’indirizzo di accoglienza turistica. La valutazione è stata esclusivamente di natura estetica in cui l’originalità, la creatività e la fantasia sono state le motivazioni di questa premiazione. Al voto tecnico della Giuria si è unito anche il voto del pubblico di Facebook. -Il Premio “originalità” è stato assegnato rispettivamente alla classe 2D (1° premio); alla classe 2A (2° premio); all’alunno Niki Cavedo della classe 2D (3° premio). -Il Premio “creatività” è stato assegnato rispettivamente alla classe 1C (1° premio); alle alunne Chiara Capraro e Sara Perrone della classe 2C (2° premio); alla classe 1B (3° premio). -Il Premio “fantasia” è stato assegnato rispettivamente alla classe 2B (1° premio); alla classe 1D (2° premio); alla classe 1A (3° premio). B-R-A-V-I-S-S-I-M-I TUTTI PER AVER RAGGIUNTO L’ OBIETTIVO! La Tempistica prevede le seguenti fasi: invio (sulla classroom predisposta dal titolo la Magia del Natale) della scheda di partecipazione completa di foto del lavoro realizzato, dal 18 al 23 dicembre 2021; pubblicazione foto dei lavori sulla pagina Facebook dell’Istituto per la votazione entro il 6 gennaio; premiazione ufficiale dei partecipanti il 22 gennaio nella giornata dedicata all’open day. 14 15

Concorso: “Chef pâtissier”

Con noi anche da lassù...

E' il ricordo da parte degli alunni della classe V A, per il professore Angelo De Cesare, e degli alunni delle classi della sezione Casa Circondariale di Cassino, per il professore Giuseppe Varlese, che purtroppo ci hanno lasciati quest'anno. Abbiamo voluto far esprimere loro poiché si sono offerti spontaneamente, ma ovviamente anche noi docenti colleghi ci uniamo al dolore che la loro perdita ha provocato all'interno della comunità scolastica e nella loro famiglia. CIAO PROF! Nessuno avrebbe mai immaginato che questo giorno sarebbe arrivato così, all’improvviso, e che saremmo stati tutti qui a ricordare insieme la bella persona che era. Manca già a tutti, ai più grandi e ai più piccoli, agli amici di sempre, agli alunni e anche alle persone che non hanno avuto la fortuna di conoscerla bene. Sempre pronto ad aiutare il prossimo, con una parola di conforto al momento giusto e, all’occorrenza, anche un rimprovero. Mancherà di lei il suo essere amico, prof e confidente, il suo essere custode prezioso di tanti nostri segreti. Ricordiamo quanto importante fosse per lei portare in alto il nome della nostra scuola. Siamo stati e saremo per sempre onorati e fieri di aver fatto parte della sua ultima classe. Non dimenticheremo mai i bei momenti passati insieme e il privilegio che abbiamo avuto di conoscerla meglio. Ricordiamo ancora quel giorno che ci comunicarono che si sarebbe assentato per un breve periodo, non immaginavamo però che sarebbe finita così, proprio durante il nostro ultimo anno di scuola. Ci avrebbe fatto piacere averla con noi nella nostra fatidica maturità, soprattutto quella di Mattia, che ancora oggi chiede di lei. Volevamo tenerlo all’oscuro, per non farlo soffrire perché voi due solo sapevate il rapporto che c’era, ma alla fine ci ha scoperti, lo ha capito da solo, e la prima cosa che ha detto, con una espressione sorpresa e sconcertata, è stata “e adesso!?”. Domanda che ci siamo posti tutti. Nessuno avrebbe mai pensato che lei sarebbe diventato davvero un “angelo” a vegliare su tutti noi. Vogliamo ricordarla così com’era, sempre sorridente e soprattutto disponibile in ogni attività scolastica. Vogliamo ringraziarla per tutto ciò che ci ha insegnato e che ci ha trasmesso, ma soprattutto per aver accompagnato, in tutti questi anni nel loro cammino, persone speciali, che sicuramente lei da lassù continuerà a seguire e abbracciare fortemente. La sua 5 A la vuole ricordare così. Proteggici e guidaci da lassù, Prof! Mattia, Silvia, Miriam, Giulia, Angela, Desirée, Asia, Francesca, Giustina, Pasqualina, Matteo, Cristian, Manuel T., Manuel C., Carmelo, Maverik, V A Alb 16 Il ricordo del professor Giuseppe Varlese attraverso le testimonianze degli alunni della Casa Circondariale di Cassino Grande prof. Giuseppe sono un tuo alunno detenuto, ti ho conosciuto l’anno scorso al III anno qui nella casa circondariale di Cassino. Subito tra noi è nato un vero feeling, eri una persona meravigliosa, sempre con il sorriso sulle labbra e battute pronte. Sai, l’ultimo venerdì che ci siamo visti, parlavamo proprio di famiglia e salute, e tu che eri mio coetaneo mi dicesti: Eh, ce n’è tanta di strada da fare!!!, e invece?? Quando la domenica ho saputo la notizia le lacrime scendevano da sole, non ci volevo credere, ed invece il lunedì ebbi la conferma ed insieme alla prof. d’inglese piangemmo come bambini. Prof. avrei voluto tanto che mi avessi portato agli esami di quinto, però ti prometto che o da detenuto o da fuori, il diploma lo prenderò e tu mi vigilerai da lassù e voglio dirti che rimarrai sempre nel mio cuore. Riposa in pace grande Prof. Carissimo professore, quando ci hanno comunicato la drammatica notizia della sua prematura scomparsa, al di là della comprensibile incredulità, abbiamo avvertito un indicibile dolore. Lei era entrato nei nostri cuori e nella nostra mente con semplicità, in quanto aveva totalmente eliminato quella immaginaria barriera di pregiudizi. Per questo motivo e senza retorica, vogliamo dirle che ci mancherà tantissimo. Nella vita ci sono tante incertezze. Noi della 3B della CC di Cassino unitamente ai nostri predecessori tra le tante incertezze abbiamo una certezza, ed è quella che lei rimarrà in un posto speciale nei nostri cuori. Grazie Professore. Anche se il professore ci ha lasciato, ha conquistato la nostra stima e la nostra fiducia, soprattutto come persona e anche come insegnante, e pur essendo stato breve il tempo in cui è stato con noi, lo ricorderemo sempre con stima ed affetto. E’ stato realizzato un suo desiderio, quello di fare una degustazione in occasione del Natale ma che purtroppo è stata trasformata in una degustazione in sua memoria. La manifestazione è ben riuscita e volevamo anche ringraziare gli studenti dell’alberghiero che hanno realizzato i vassoi per l’evento. Il tuo compito era apparire per pochi anni nella vita di ognuno, era quello di lasciare il segno col tuo modo particolare di insegnare la tua materia. Ti sei distinto per il tuo modo elegante di essere ascoltato, ascoltando prima i nostri problemi e le nostre particolari esigenze. Ci hai insegnato tanto stando presente venendo a trovarci quasi tutti i giorni. Ma anche non essendoci più stai continuando ad insegnare perché la tua mancanza ha contribuito a darci il tempo per pensare. Non ti scorderò mai. 17

Con noi anche da lassù...



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