I poliedri regolari sono il punto di partenza per lo studio della geometria solida, come rappresentato nei 5 solidi platonici: tetraedro, cubo, ottaedro, dodecaedro e icosaedro. La costruzione di questi solidi richiede abilità specifiche come tagliare, piegare, incollare e pazienza, permettendo di comprendere le facce, gli spigoli e i vertici di ciascun poliedro.
È importante acquisire il linguaggio dei poliedri per descrivere le proprietà di questi solidi, come la definizione di poliedro, spigolo, vertice, facce adiacenti e diedro. Inoltre, si distinguono i poliedri convessi da quelli concavi basandosi sulle loro caratteristiche geometriche.
Si introduce il concetto di vertice regolare e poliedro regolare, con le definizioni e le caratteristiche dei poliedri regolari convessi e concavi. In particolare, i solidi platonici sono poliedri convessi con facce poligonali regolari e uguali, come dimostrato negli Elementi di Euclide.
I solidi platonici, come il tetraedro, il cubo, l'ottaedro, il dodecaedro e l'icosaedro, presentano caratteristiche uniche come facce poligonali regolari uguali, vertici su una sfera, angoli diedri uniformi e uguale numero di facce adiacenti per ogni vertice.
Contando le facce, gli spigoli e i vertici di ciascun solido platonico, si può osservare che seguono la formula di Eulero, che esprime una relazione tra queste tre componenti. Inoltre, si fornisce un metodo per contare e calcolare le facce, gli spigoli e i vertici di un icosaedro attraverso lo sviluppo sul piano del solido.
Platone utilizzò i 5 poliedri regolari convessi per spiegare il mondo naturale, associandoli agli elementi fondamentali come acqua, aria, terra e fuoco. Il dodecaedro in particolare era il suo solido preferito, utilizzato per decorare l'universo secondo il Timeo.
È dimostrato che esistono al massimo cinque poliedri regolari, basandosi sulla Relazione di Eulero e sulle caratteristiche geometriche dei poliedri. Questa limitazione è data dalla necessità che le facce siano poligoni regolari e che i vertici abbiano un numero specifico di facce adiacenti.