Lauritano e la mafia a N.Y.

di Francesco Cuomo




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inizi I primi anni rito iniziatico le famiglie la Navy Street Gang I processi breve biografia di Leopoldo Lauritano Articoli su giornali 3 8 11 12 13 23 27 32 3

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GLI INIZI

Tra la fine dell'Ottocento e gli inizi del Novecento si verificò un importante movimento migratorio dall'Italia verso il continente americano, allora visto come una nuova opportunità di riscatto sociale. Migliaia di italiani si stabilirono sulla costa orientale degli Stati Uniti, stabilendo comunità a New York e in tante altre città. Oltre agli immigrati che si recavano all'estero per guadagnarsi da vivere, c’erano anche criminali che viaggiavano, sia per eludere la giustizia italiana sia per creare nuovi gruppi criminali. Questo movimento portò alla nascita di diverse bande comunemente conosciute come la Mano Nera, dedite principalmente all’estorsione. 4

GLI INIZI

A New York, i gangster siciliani si stabilirono a Manhattan, East Harlem

e Greenwich Village, mentre i guappi napoletani, ex-componenti della Bella Società Riformata si stabilirono a Brooklyn. All’inizio del XX secolo a New York viveva mezzo milione di italiani, provenienti soprattutto dal sud. Una delle nuove organizzazioni criminali che operava in città fu la Camorra di Brooklyn. La maggior parte dei suoi membri erano nati negli Stati Uniti, anche se la loro famiglia era di origine campana. In questa scena spiccano due gruppi principali: la banda di Navy Street, guidata da Alessandro Vollero e Leopoldo Lauritano, e il gruppo di Coney Island, guidato da Pellegrino Morano, leader carismatico e importante a tal punto che tutti i facinorosi napoletani prima o poi a cui chiedevano il suo consiglio o la sua protezione. L'immigrazione di massa portò alla trasformazione del quartiere in cui vivevano in una massa di persone dove la sofferenza, la criminalità e l'ignoranza erano i fattori dominanti. La comunità italiana a New York forniva un mercato redditizio per le attività illegali, tra cui la prostituzione e il gioco d'azzardo. Divenne anche un mercato importante per i prodotti alimentari locali e della costa occidentale, come olive e carciofi, articoli di cui i criminali cercavano di impossessarsi. Numerosi immigrati napoletani e siciliani ebbero successo, comunque, anche nelle attività criminali alle quali si dedicarono. 5

A New York, i gangster siciliani si stabilirono a Manhattan, East Harlem

Come abbiamo detto prima, a New York operavano diversi gruppi

camorristici. Una delle bande era la Navy Street Gang di Alessandro Vollero di Gragnano e Leopoldo Lauritano di Agerola, poi c'era la Coney Island Gang al comando di Pellegrino Morano di Prata (Avellino), che conduceva la sua attività dal ristorante Santa Lucia che si trovava a Coney Island. Pellegrino Morano, meglio conosciuto come "Don Grino", fu il capo dell'intera camorra a New York dopo che il suo predecessore Enrico Alfano fu incarcerato per omicidio. Le sue principali basi operative erano non solo in Coney Island ma anche in Harlem. L'organizzazione di Morano e quella di Salvatore D'Aquila si fusero successivamente per formare quella che oggi è conosciuta come la famiglia Gambino. In questo periodo, la banda di Morano iniziò una collaborazione con l'altra organizzazione camorristica con sede in Navy Street, guidata da Andrea Ricci, Vollaro e Lauritano. Era visto come un leader e si alleò con altri criminali del suo calibro. Cominciarono a tramare insieme contro la famiglia Morello di Harlem per ottenere il controllo dei racket di New York. A tal fine, il boss di Coney Island Pellegrino Morano complottò per uccidere Gallucci, incolpando quest'ultimo della morte di suo nipote Buonomo e, soprattutto, perché voleva che dalla morte di Gallucci si ricavassero ingenti profitti. Daniello apprese che Morano "ha pagato per uccidere quest'uomo". L'assassinio di Gallucci rappresenta un atto compiuto, come abbiamo detto, dalla famiglia Morello ad Harlem e Lauritano e Daniello appresero i dettagli da Nick Morello, Andrea Ricci e Ciro Terranova durante la congiura per uccidere Joseph DeMarco nel 1916. Si tratta infatti fu detto che sarà la stessa cosa che accadde ad Harlem quando venne ucciso “Lucariello” (Gallucci). Lauritano apprese inoltre che "Joe Chuck faceva la guardia e che Andrea (Ricci) e (Tony) Romano entrarono e aprirono il fuoco, poi Joe Chuck li aiutò a scappare sul tetto. Ci sono molti campani nella zona di Navy Street, come vedremo più avanti, alcuni di questi campani diventarono molto famosi, ma il più famoso abitava vicino alla Brooklyn Navy Yard, in un appartamento fatiscente senza acqua corrente. Alfonso Gabriele Caponi nacque infatti a Brooklyn, New York, il 17 gennaio 1899. Suo padre, Gabriele, barbiere, e sua madre, nata Teresina Raiola, arrivarono in America da Castellammare di Stabia nel 1893. 6

Come abbiamo detto prima, a New York operavano diversi gruppi

Il suo cognome è un'americanizzazione dell'originale Caponi.

La famiglia Caponi si stabilì in un appartamento di Brooklyn al 95 di Navy Street, nel caos di quello che era allora quartiere italiano più grande di New York. Alphonse studiò solo fino alla prima media perché dopo essere stato picchiato dal preside, abbandonò gli studi. Alphonse, nonostante fosse il quarto figlio, fu costretto a rimpiazzare il padre come capofamiglia quando questi morì nel 1920. In quel periodo Al aveva già iniziato i suoi rapporti malavitosi con il mondo del crimine, era già stato in giro con le bande di strada, era considerato una sorta di mascotte della Navy Street Band, nella quale militava il più anziano Frank Nitto, l'uomo che un giorno avrebbe sostituito Capone a capo della mafia di Chicago che Al aveva trasformato in un impero criminale. Altri membri della Navy Street Gang erano i fratelli maggiori di Al, Ralph, Frank e anche James che alla fine si sarebbe allontanato sia dalla famiglia Capone che dagli elementi criminali in generale. Dai Navy Street Boys, Al passò alla fine alla neocostituita banda di James Street, guidata da colui che sarebbe diventato il suo vero padrino Johnny Torrio. La banda aveva come sede una sala da biliardo fuori dalla quale svolgeva le sue attività illegali, come gioco d'azzardo e strozzinaggio. . Un giovanissimo Capone davanti alla sala di biliardo a Brooklyn 7

Il suo cognome è un

Tutte le volte che le chiedevano di suo figlio gangster pluriomicida, la

mamma rispondeva sempre che "Alphonse è un bravo ragazzo". I PRIMI ANNI DELLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA A NEW YORK La Camorra ha sempre prosperato nelle città, mentre la Mafia, pur essendo ora basata in città, ha avuto origini rurali. Inoltre, la mafia è nata come movimento nazionalista dedicato alla protezione dei connazionali. Questo spiega l'enorme sostegno che la mafia riceveva nelle comunità siciliane, sostegno che i napoletani non hanno mai avuto per la camorra. Il primo gruppo camorristico conosciuto a New York apparve a Brooklyn nei primi anni del 1900 e fu creato dall'estorsore napoletano Alessandro Vollero. Il detective newyorkese Joseph Petrosino scoprì che la camorra di New York nascondeva Enrico Alfano, capo camorrista ricercato nella natia Napoli. Alfano era entrato illegalmente negli Stati Uniti ed era stato espulso nel 1907. Chi era al di fuori delle comunità italo-americane non vedeva alcuna distinzione tra un italiano della Sicilia e un italiano della Campania. In realtà, gli immigrati italiani all'inizio del XX secolo si legavano a persone provenienti dalle loro città e regioni d'origine, e così la Camorra divenne rivale della più affermata Mafia. Ma nel 1916, c'erano famiglie camorriste in altre città degli Stati Uniti orientali e Vollero era considerato il capo più influente. In questo periodo, le famiglie camorriste erano in grado di competere con la più potente famiglia mafiosa di New York, la Black Hand Gang di Manhattan. Uno dei camorristi che si avvicinò al territorio mafioso fu Pellegrino Morano, un gangster di Coney Island che gestiva bische a Brooklyn. Nel 1916, uno degli uomini di Morano, Nick Del Gaudio, fu ucciso a East Harlem, nel cuore del territorio della Mano Nera. Il Del Gaudio stava camminando lungo la First Avenue il 19 ottobre 1914 quando un colpo di pistola sparato da una finestra, lo uccise. Questo fu il primo atto della guerra tra mafia e camorra. Nel maggio 1917, tutti i principali boss della camorra si riunirono al Santa Lucia, il ristorante di Coney Island di proprietà di Morano. 8

Tutte le volte che le chiedevano di suo figlio gangster pluriomicida, la

Con Vollero e Morano c'erano i newyorkesi Lorenzo Legale, Charles

Giordano, Luigi Turriese e Luigi Bizzarro. Era presente anche Andrea Ricca, il boss di Filadelfia, con altri camorristi non newyorkesi: Eugenio Bizzaro, Albert Esposito, Salvatore Costa, Salvatore Coppola, Albert Altieri e Tom Corillo. Era presente anche Leopoldo Lauritano, che aveva fatto parte, fino a qualche settimana prima, della Mano Nera. Durante l'incontro, la Camorra concordò un piano per eliminare la leadership della Mano Nera. Dopo l'incontro a Coney Island ci furono molti scontri e ci vollero sei mesi prima che la Camorra mettesse in atto il suo piano. "Torpedo" Tony Notaro avvicinò il leader della Mano Nera Nicholas Morello e lo invitò a partecipare a un incontro di pace con Vollero e Morano al caffè di questi in Navy Street. Nicola Morello 9

Con Vollero e Morano c



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