Anno IX N 2 - Maggio 2021

QUELLI DEL SAN BENEDETTO




QUELLI DEL SAN BENEDETTO

Rivista Scolastica Anno IX, N.2 - Maggio 2021 EDITORIALE Via Berlino 2, Cassino Cari lettori, siamo quasi giunti alla fine di un particolarissimo anno scolastico, ma abbiamo continuato a fare “rumore” che spesso, è stato assordante e di compagnia, durante i nostri altalenanti e difficili periodi di “lockdown”. La nostra comunità scolastica pur vivendo, ormai da mesi, in una dimensione virtuale è riuscita a rimanere “aperta” sul mondo reale fatto di bisogni, di problemi, di emozioni e di sentimenti. Non c’è stato giorno, in cui ci siamo persi d’animo e, con un ritmo frenetico, abbiamo realizzato progetti ed eventi in cui, tutti siamo stati protagonisti. Ne sono testimonianze, le nostre frequentatissime Assemblee d’Istituto che, in questi mesi, si sono trasformate in animate “agorà virtuali” in cui confrontarsi, condividere e incontrare noti esponenti del mondo della musica, dello spettacolo, ma anche esperti in problematiche giovanili. Sfogliando le pagine del nostro giornale, ritroverete la storia di questi mesi e un lettore attento riuscirà, certamente, a cogliere la creatività e la vitalità degli studenti che, in questo periodo, tuttavia, è stata offuscata da un desiderio, impellente e banale, di normalità fatta di piccole cose: l’abbraccio del compagno, il ritorno alle animate lezioni di laboratorio e la ripresa dei viaggi d’istruzione. Siamo convinte, conoscendovi bene, che presto, tornerete a fare “rumore”, questa volta, però, dalle aule della nostra scuola. Ancora una volta, vi ringraziamo per aver contribuito, tutti, alla redazione del nostro giornale che, nel tempo, ha raggiunto dimensioni monumentali divenendo, elemento identitario, in grado di contraddistinguerci come realtà scolastica e di rafforzare il nostro senso di appartenenza. Prima di lasciarvi alla piacevole lettura di queste pagine, vogliamo rivolgere un augurio speciale ai prossimi maturandi, sia per l’Esame e soprattutto per la Vita, mentre a tutti gli altri studenti diamo un caloroso arrivederci a settembre, più grintosi ed operosi che mai! La Redazione: Gabriella Latempa, Rossana Chirico, Sabrina Tomassi Di Camillo, Annalisa Valente e Laura Quatrini. quellidels.benedetto@libero.it

QUELLI DEL SAN BENEDETTO

REBORNOW – UNA RINASCITA DOC

Il metodo “Reborn now”, di Annalisa Minetti si basa sulla concezione che, il disagio va vissuto come una opportunità e non come una disabilità. “Non bisogna avere vergogna di chiedere aiuto, perché la vita è un grande dono che va rispettato e non sprecato. Se si ha una disabilità bisogna trovare un metodo diverso dagli altri per realizzare i propri sogni, ma non bisogna mai arrendersi, ma essere in pace con se stessi”. Questo è il messaggio lanciato dall’atleta quando interagisce con gli studenti, per insegnare strategie di comunicazione, per dare fiducia alle nuove generazioni, spesso descritte come violente ed aggressive. Per Annalisa i giovani, infatti, sono persone che vivono una evoluzione fisica, psicologica ed emotiva molto forte, bisogna trasmettere loro più certezze, più competenze e più consapevolezza del proprio potenziale, solo in questo modo sarà possibile dare una possibilità concreta di realizzare i loro sogni. I ragazzi hanno bisogno di essere ascoltati, di essere supportati sempre, non solo nei momenti di crisi, ma soprattutto nella quotidianità, hanno bisogno di essere guidati nelle scelte, per condurre una vita soddisfacente. Nel metodo “Reborn now”, “Rinasci ora”, limiti, paure sono i nostri più grandi vantaggi, sono degli strumenti per superare gli ostacoli e raggiungere gli obiettivi – afferma la Minetti – ci permettono di lavorare sulla persona, facendo emergere le potenzialità, le inclinazioni, la personalità”. Claudio Piambelli IV H Mat RAGGIUNGIAMO I NOSTRI TRAGUARDI! La bellezza della diversità è stata una delle numerose tematiche affrontate, durante l’Assemblea d’Istituto del mese di Marzo, dall’artista e atleta Annalisa Minetti. Un’opportunità che il nostro istituto ci ha offerto per realizzare un confronto interessante e costruttivo con un’artista che possiede molte qualità, come la semplicità e l’umiltà, doti piuttosto rare tra i personaggi del mondo dello spettacolo. Durante l’incontro, l’artista ha voluto sottolineare quanto sia fondamentale che i giovani affrontino il disagio e il dolore, perché essi fanno parte della vita. Per tramettere questa sana consapevolezza, l’artista dedica molto tempo all’impegno sociale e all’incontro con gli studenti. Annalisa, fin da piccola, ha dovuto fare i conti con la sofferenza, in quanto affetta da una malattia ereditaria degli occhi che l’ha portata ad una graduale cecità. Questa limitazione, tuttavia, non le ha impedito 2 di raggiungere traguardi importanti per realizzare i suoi sogni, come quello di partecipare al concorso di Miss Italia, di coltivare la passione per il canto e di diventare atleta paraolimpica vincendo anche due medaglie ai campionati del mondo di atletica leggera. Per poter superare il dolore, ha dovuto prima conoscerlo, toccarlo con mano per poi saperlo affrontare con coraggio e tenacia, imparando il valore della resilienza. Il racconto di alcuni episodi toccanti della sua adolescenza, ci ha incoraggiato a lavorare sulle nostre potenzialità e risorse, ad accettare i nostri limiti per poterli superare con determinazione, dimostrando il nostro valore e la nostra unicità. Abbiamo imparato dalla sua testimonianza che, nella diversità si può trovare la ricchezza e non il limite e ognuno di noi può comporre quadri per disegnare la propria vita. A volte, possiamo provare sentimenti di inadeguatezza, ma la forza si trova superando le paure e affrontando le difficoltà. Lo sport agonistico, in cui l’artista è costantemente impegnata, richiede sacrifici e rinunce e può costituire un valido strumento per misurarsi con i propri limiti, per “allenarsi alla vita” ed essere sempre pronti ad andare incontro a nuove sfide. Per Annalisa, la prossima sfida sarà la partecipazione alle Olimpiadi di Tokio e la realizzazione di un sogno nel cassetto, quello di condurre un programma televisivo, dove i giovani saranno i protagonisti. Un consiglio che l’atleta ci ha fornito è stato quello di coltivare le proprie passioni, scoprire le nostre inclinazioni ed interessi, in modo da possedere gli strumenti giusti e le abilità adeguate per trasformare la nostra passione in un lavoro gratificante. Ognuno di noi è dotato di personalità e talento, la scuola può aiutarci a scoprire, a riconoscere le nostre attitudini orientandoci verso le scelte future. Chiara Colella III L SSS

REBORNOW – UNA RINASCITA DOC

Un’esperienza speciale

Mai Assemblee d’ Istituto sono state “così partecipate” o quantomeno ne siamo stati “così partecipi” come in questo periodo di emergenza sanitaria. Ci riferiamo all’incontro con l’artista ed atleta Annalisa Minetti, una gran bella persona di enorme spessore morale che in poco più di mezz'ora ci ha offerto la sua inestimabile esperienza di vita. Ovviamente in un contesto dove l’attore principale è stata la vincitrice del Festival di Sanremo 1998, non poteva mancare l’apporto della nostra Band d’Istituto. Preparare il tutto in meno di 15 giorni non è stato semplice, abbiamo dovuto lavorare a ritmi serrati per riuscire a creare un momento festoso e simpatico durante la conferenza che trattava tematiche importanti come Inclusione, Resilienza e Bullismo. L’idea scontata da far diventare “originale” è stata ovviamente quella di riuscire a fare il brano con il quale l’artista stessa ha trionfato a Sanremo, "Senza te o con te". Una canzone tra l’altro di non facile esecuzione armonica per i vari cambi di tonalità, punti dove anche l’estensione vocale viene messa a dura prova per chi è musicista esperto, figuriamoci per una band d’istituto dove il progetto Musica viene sviluppato in un contesto scuola/ragazzi senza alcune velleità professionali di settore. In pratica, chiedendo il prosieguo della nostra collaborazione con il gruppo esterno, “La Tribute Band Siamo Innocenti”, (sempre disponibili ed entusiasti di collaborare gratuitamente nel nostro contesto scolastico) abbiamo fatto centro tirando fuori un arrangiamento graffiante, un po' più rock e molto apprezzato, considerando anche la spontanea esternazione di gioia e complimenti in diretta conferenza da parte della Minetti stessa. Altra “chicca” della nostra Assemblea è stata quella di proporre un brano che Annalisa aveva interpretato nella trasmissione su Rai Uno “Ora o mai più” del 2019, "L'italiano" di Toto Cutugno, che rappresenta un autentico manifesto del Bel Paese e che quindi si sposava bene con la nostra idea di “momento di Gioia Condivisa nel contesto scolastico in DAD”. Beh! :) Qui sono stati fantastici proprio alcuni Docenti del nostro Istituto capeggiati artisticamente dalla nostra Dirigente. Ognuno di loro, ascoltando in cuffia la base che la nostra Band aveva prodotto, si è registrato in video cantando il ritornello del famoso brano. Tutti intonatissimi ed assemblare il video è stato un gioco da ragazzi. E’ stata la Minetti stessa a darci il La per cantare l’intro durante l’assemblea un attimo prima che il nostro video venisse condiviso. Il momento è stato emozionante, la magia della musica aveva attivato anche questa volta i famosi “fuochi di artificio” e in quel momento nel cervello di ognuno di noi c’era una festa in corso. I nostri video musicali nei giorni successivi sono stati pubblicati sulla pagina ufficiale dell’artista Annalisa Minetti, l’IIS San Benedetto ancora agli onori di cronaca e per noi un’emozione unica, un’esperienza speciale … cose incredibili, belle, pienamente volute e mai scontate! Un ringraziamento speciale alle due band e al Coro: La Tribute Band Siamo Innocenti: Emanuele Vellucci, Lorenzo Polidori, Francesco Ciccone, Pasquale Patalano, Dante Vezza, Alfredo Testa. La Band del San Benedetto: prof. Tomasso Ceccacci, Pietro Pacitto, l’assistente Marco Tersigni - studenti ed ex studenti Daniele Zabot, Giulia Cuozzo, Daniele Di Ruzza, Julio Carreno Risi, Chiara Patalano. Il Coro: dott.ssa Maria Venuti, i proff. Gabriella Latempa, Luigi Marrocco, Sabrina Tomassi, Adele Paolone, Emanuela Pelagalli. Arrivederci al prossimo evento! La Band https://drive.google.com/file/d/1A5RkzmXWeI8ERKB5bWfPVSkY2Qq37VfI/view https://drive.google.com/file/d/1RS6aOJnPfB02KBBte6IxjV4vaJdfgCmW/view?usp=sharing 3

Un’esperienza speciale

#NONCIFERMANESSUNO

Il 30 marzo abbiamo partecipato all’incontro #noncifermanessuno, la campagna sociale motivazionale con Luca Abete, giunta al settimo anno di tour nelle Università Italiane e dal titolo quest’anno “Contagiamoci di coraggio”. A questo talk, dedicato all’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale hanno partecipato, oltre che agli universitari, anche noi studenti degli istituti secondari superiori del territorio. Il conduttore è stato travolgente e ha affrontato con brio argomenti interessanti e motivanti come: non smettere mai di sorridere, mai di sognare, affrontare ogni ostacolo che la vita ci propone senza paura e realizzare che, spesso, le scelte determinanti per il futuro nascono nei momenti difficili. Da qui la nascita del suo motto #noncifermanessuno. Abete ha parlato in modo diretto, con un linguaggio chiaro e d’impatto,quello usato da noi giovani, per tutta la mattinata proprio per darci quella carica vitale e farci capire quei messaggi motivazionali importanti. Con entusiasmo ci ha raccontato la sua esperienza lavorativa, come da animatore ai matrimoni in giro per la provincia di Avellino è arrivato ad essere inviato di “Striscia la notizia”. Questo non è accaduto così facilmente ma grazie ad essere stato se stesso ed a non aver mai mollato i suoi sogni, ce l’ha fatta e come più volte ha ripetuto “Il sogno è un treno in corsa ma non è detto che bisogna prendere per forza il primo,vanno bene anche i successivi… l’importante è prenderlo” oppure “Lo sfigato vero non è chi sogna ma chi ha smesso di sognare”. Durante la diretta sono intervenuti alcuni ospiti come il calciatore Ciro Ferrara, la showgirl Valeria Altobelli, l’influencer Benedetta De Luca ed i rappresentanti ragazzi di alcune scuole collegate all’evento. È stato molto interessante e molto bello il fatto che gli studenti universitari e delle superiori potessero interagire con Luca Abete per porgli domande o semplici riflessioni. Il nostro compagno di istituto Luca Pugliese, facendo riferimento al sorriso, un argomento tanto a cuore ad 4 Abete che ha più volte ripetuto durante il suo talk, ha sottolineato il momento particolare che i giovani stanno vivendo, dove il sorriso manca a causa delle restrizioni necessarie per combattere la pandemia. “I giovani - afferma Pugliese - hanno tanta rabbia e tristezza perché stanno vivendo gli anni migliori delle superiori dietro uno schermo anche se capiscono che è necessario. La nostra scuola ha creato e sta creando tanti eventi per farci tornare questo famoso e desiderato sorriso e ci sta supportando per far sì che i nostri sogni - il mio è quello di diventare un grande chef - siano realizzabili”. In seguito la showgirl sorana Valeria Altobelli, che si è collegata con noi dall’Albania dove si trovava per la registrazione di un programma, ci ha fatto capire che non bisogna mai arrendersi nella vita e di seguire sempre se stessi e le proprie scelte. Per esempio, quando doveva iscriversi all’università molte persone le consigliavano di puntare su altre università e non su quella di Cassino perchè era agli albori ma, convinta di seguire seguire le sue origini e difendere il proprio territorio ha scelto l’UNICAS e si è rivelata una scelta vincente. L’influencer Benedetta De Luca, pur su una sedia a rotelle, ci ha dimostrato che non bisogna arrendersi mai e che tutto è possibile se si ha la grinta e la tenacia. Un altro ospite famoso che ci ha fatto molto piacere ascoltare il racconto della sua vita è stato Ciro Ferrara, calciatore del Napoli e della Nazionale. Con episodi della sua vita calcistica, ci ha fatto capire che nonostante ci sia una sconfitta pesante e frustrante, non è mai giusto arrendersi ma bisogna rialzarsi a testa alta e combattere al di sopra delle proprie possibilità per realizzare i propri sogni. Tantissimi sono i messaggi lanciati da Luca Abete ai 2500 collegati ma un paio,secondo noi, hanno predominato: non arrendersi mai e credere sempre in se stessi soprattutto in questo periodo difficile e soprattutto per noi giovani. Matteo Coviello, Pietro Grossi e Alex Orlandi V G MAT

#NONCIFERMANESSUNO

UN MONOLOGO INTERESSANTE

Durante il bellissimo incontro, Luca Abete, conosciuto soprattutto per “Striscia la notizia” e altri programmi di influenza nazionale, ha avuto una grande intensità comunicativa nel porsi con noi studenti e destreggiandosi per ore nel programma in live e senza interruzioni. Per me, il punto cruciale della mattinata e quindi interessante è stato il suo discorso sul bene, sul fare il bene e sul farsi del bene, cioè attuando e svolgendo atti con l’ obbiettivo di essere gentile e creare emozioni pacifiche e benevoli tra le persone. Ci ha fatto riflettere che fare del bene in una società dove nessuno lo fa, significa molto, ed è un argomento di cui poco si parla. Oggi le persone non educano più i figli a fare del bene, infatti il bene non è insegnare al proprio figlio che il giorno di Natale è sinonimo di regali materiali, ma è rispettare le persone e cercare di regalare sempre momenti piacevoli in compagnia delle persone care, senza essere arrogante e scorbutico. Ma questi insegnamenti sono rari. Non bisogna dare o ricevere regali materiali ma anche e soprattutto dare spazio alle emozioni, alla gentilezza, alla bontà d’animo, alla buona educazione. Credo che Luca abbia voluto dire questo durante il suo monologo: cercare di allontanare i giovani dall’educazione ricevuta dai genitori basata essenzialmente sul materialismo, sul consumismo e sul perbenismo di facciata. E io sono pienamente d’accordo con lui. Carloantonio Abate V G MAT 5

UN MONOLOGO INTERESSANTE

Pasqua 2021

2^ EDIZIONE DEL CONCORSO DIGITALE (IIS SAN BENEDETTO –CASSINO) “Chef pâtissier” PARTECIPANTI: prosegue la seconda parte del concorso fotografico dedicato agli studenti del biennio dell’Alberghiero, chiamati ad elaborare gustosi dolci pasquali per festeggiare insieme, ancora uniti, seppure virtualmente, la Pasqua e la passione per l’arte culinaria. GUSTA LA PASQUA! #iorestoincucina Siamo stati tutti costretti per le ragioni che ormai ben conosciamo, allora abbiamo dato ai nostri studenti la possibilità di impegnarsi in cucina. Pasqua in cucina è sinonimo di dolci tradizionali E la sfida è proprio quella di realizzare un piatto pasquale tipico della nostra tradizione e di postare le foto sulla nostra pagina Facebook IIS San Benedetto Cassino News da cui prendere ispirazione per creare dolci originali e bellissimi. Tema fondamentale del concorso: la creatività, l’originalità, la conoscenza delle tradizioni, la gratitudine per ciò che ci offre la natura, al fine di risvegliare l’interesse dei partecipanti alla riscoperta dei sapori di un tempo, arricchire le conoscenze gastronomiche e il valore delle tradizioni locali da gustare con tutta la famiglia. I PARTECIPANTI: hanno realizzato FOTO di dessert a tema, progettando, realizzando e raccontando con semplici parole la propria “DOLCE opera” dedicata alla Santa Pasqua e con parole in rima hanno augurato a tutti una felice festa. Le foto sono state caricate sul gruppo whatsApp entro il 31 marzo 2021. PREMIAZIONE: ha vinto la foto che ha ottenuto più “MI PIACE” e il nome del vincitore sarà pubblicato sul giornalino dell’Istituto. La finalità del lavoro oltre a stimolare gli alunni è leggere nei loro volti la gioia per quanto si è riusciti a creare. PROCLAMATI I VINCITORI 2^ EDIZIONE DEL CONCORSO DIGITALE - (IIS SAN BENEDETTO –CASSINO) “Chef pâtissier” (2 parte) GUSTA LA PASQUA! #iorestoincucina Le foto dei dolci pasquali che hanno ricevuto più “MI PIACE” sono state realizzate da: Giuseppa Mignacca classe IB (267 like), Marco Ciccone classe IID (80 like), Marin Constantin Ianis classe IB (56 like). Complimenti agli studenti per il meritato premio e a tutti coloro che hanno partecipato. B-R-AV-I-S-S-I-M-I!!! 6

Pasqua 2021

PROCLAMATI I VINCITORI

2^ EDIZIONE DEL CONCORSO DIGITALE (IIS SAN BENEDETTO –CASSINO) “Chef pâtissier” (1 parte) (NATALE 2020) In riferimento alla seconda edizione (1 parte) del concorso “Chef pâtissier”, dedicata al dolce della tradizione natalizia, concluso il 23 dicembre 2020 che ha visto la partecipazione degli studenti delle classi del primo biennio dell’Alberghiero con la realizzazione di una video-ricetta di dolci natalizi in cui la creatività, l’originalità e la tipicità sono state le motivazioni di questa premiazione che vede come vincitrice l’alunna Marianna Montebello (IIA), la quale ha soddisfatto tutte le richieste del concorso. Per la creatività si sono contraddistinti i seguenti alunni: Aurora Di Micco IIA, Mehdt Prete IIA, Anna Stabile IIB, Niki Cavedo ID, Fatima Benchaba IIA, Lorenzo Trigone IB, Pierluigi Pomella IID, Paolo Di Libero IA, Galea Alexandra IC, Serapiglia Christian IID. Il criterio dell’originalità è stato pienamente espresso dagli alunni: Lorenzo Gallozzi IIA, Soad Louakar IIA, Benedetto Siciliani ID, Alessia Merucci ID, Iulio Carreno IIA, Mattia Di Pucchio IIC, Miriam Vendittozzi ID. La tipicità Tutta la riscoperta dei sapori di un tempo, è stata avvertita nelle video-ricette degli alunni: Beatrice Pannone IIB, Giuseppa Mignacca IB, Gabriele Persechini IID, Angelo Nardone, IA, Jacopo Verrecchia ID, Vincenzo Staiano IIA, Cristian Valente ID, Biagio Vara IIC. https://drive.google.com/file/d/1bsZlWVLb_7ui0urmxScy745enXx0z50X/view B-R-A-V-I-S-S-I-M-I!!! 7

PROCLAMATI I VINCITORI

DALL’ISTITUTO SAN BENEDETTO DI CASSINO

CONCORSO SULLA CREATIVITA’ PER SENTIRSI UNITI ANCHE SE DISTANTI I VINCITORI DELLA II ED. CONCORSO SULLA CREATIVITÀ: EUREKA LA PASQUA! CASSINO. Si è conclusa sabato 27 marzo la seconda edizione del concorso sulla creatività: “Eureka la Pasqua!”. Il concorso organizzato dall’indirizzo Servizi per la Sanità ed l’Assistenza Sociale ha l’obiettivo di promuovere una differente prospettiva e percezione degli eventi. Per poter risolvere i problemi occorre cambiare punto di vista, equilibrare il proprio sistema emozionale, potenziare capacità, sfruttando il tempo libero, realizzando oggetti che diano spazio alla creatività e immaginazione. La persona creativa è capace di non lasciarsi demoralizzare dalle difficoltà, dalle critiche o disapprovazioni altrui. Concepisce, esprime e realizza idee e cose con originalità, inventando soluzioni nuove o trovando nuove relazioni tra le idee e le cose e nuovi modi per esprimerle. Spesso un’idea nuova nasce da un’improvvisa intuizione (eureka), che pone in una diversa relazione cose che prima sembravano non potersi comporre tra loro, che dà una nuova e imprevista riorganizzazione agli elementi dell’ambiente, anche in relazione al trattamento di materiali e oggetti (per es. colorare riso). Tale progetto ha la finalità di motivare gli studenti alla vita scolastica in DID e DAD, favorire l’interazione tra gli alunni e incentivare l’attività laboratoriale virtuale. Il concetto di laboratorio inteso come spazio di comunicazione, di personalizzazione, per sviluppare e/o potenziare autosufficienza, autostima; di esplorazione e creatività, per sviluppare la consapevolezza che l’attività laboratoriale è espressione del proprio essere e del proprio modo di vedere le cose. Il concorso ha visto la partecipazione di ben 43 concorrenti che hanno realizzato un oggetto/manufatto a tema pasquale con tecniche diverse: pasta di sale, filo e colla, cartapesta, collage, in crèche, con materiali di riciclo. Per le decorazioni, visto il particolare periodo che esige il rispetto dell’obbligo di restare in casa, si è 8 chiesto di realizzarle utilizzando materiale di facile reperibilità. Novità di quest’anno l’apertura del concorso anche agli istituti secondari di primo grado, che hanno accolto con entusiasmo l’iniziativa. Difficile è stato il lavoro della commissione di valutazione, presieduta dal Dirigente Scolastico, dott.ssa Maria Venuti, dai docenti prof.ssa Anna Civale, prof.ssa Elisabetta Paliotta, prof.ssa Fernanda Scardamaglia, prof.ssa Annamaria Coretti, prof.ssa Giovanna Russo, prof. Luigi Marrocco e prof.ssa Francesca Mattia ha valutato i lavori prodotti in due premiazioni distinte: una per i concorrenti della secondaria di primo grado ed una per gli studenti interni dell’indirizzo Servizi Socio Sanitari. Per la sezione studenti interni indirizzo Servizi per la Sanità e l’Assistenza Sociale il 1° Premio è stato assegnato alle proposte realizzate dalle alunne A. G. Della classe I L, F. C. della classe III L, M. S. classe III L e F. F. classe IV L. Il secondo Premio è stato assegnato alle proposte di S. A. classe II L, R. S. Della classe II L, S. P. Classe II L, L. M. Classe III L e G. C. Classe III L. Il terzo premio è stato assegnato a tutte le altre proposte suddivise in categorie. Per la sezione Superiore di primo grado il Primo Premio è stato assegnato a S. P. dell’Istituto Di Biasio, A. C. dell’Istituto Roberto D’Alfonso di Cervaro, D. S. G. dell’Istituto Comprensivo 1 di Cassino e D. P. F. Sempre dell’Istituto comprensivo 1 di Cassino. Il Secondo Premio è stato assegnato a G. V. dell’Istituto Diamare, D. V. F. dell’Istituto Comprensivo 1 di Cassino e D. P. F. sempre dell’Istituto comprensivo 1 di Cassino. La Commissione ha assegnato due Premi Speciali ai due progetti fuori concorso, ovvero a: G. G. e L. V. M. La premiazione ufficiale si svolgerà con tutti i partecipanti in modalità videoconferenza entro il mese di aprile.

DALL’ISTITUTO SAN BENEDETTO DI CASSINO

UN MOMENTO DIFFICILE

Sono Elisabetta, ho 18 anni e quest’anno ho vissuto, a causa del Covid-19, uno dei momenti più tristi e preoccupanti della mia vita. Lo scorso novembre sono risultata positiva al Covid-19, ed è iniziato per me un vero e proprio calvario: febbre alta, non ero in grado di stare in piedi, dolore fortissimo alla testa. La casa famiglia in cui vivo, per farmi ricevere le cure adeguate, ha deciso di farmi ricoverare in una struttura Covid, a Fiuggi. Oltre alla malattia contro la quale combattere, è iniziata la mia grande solitudine che tutti i malati di Covid devono inevitabilmente sopportare. Giorni e giorni in una stanza, sola e lontana da tutto quello che si può considerare vita. E’ qui che ho capito che sono fortunata, nonostante tutto, perché le educatrici della struttura, i responsabili, la mia amica del cuore Giulia e le mie care professoresse, non mi hanno mai lasciata sola, rispondevano al telefono ad ogni ora del giorno, addirittura la mia simpatica professoressa Di Murro, ha risposto ad una videochiamata con i bigodini in testa, pur di strapparmi un sorriso. Dopo più di venti giorni, finalmente negativizzata, sono ritornata in casa famiglia, ma il mio calvario non è finito qui: a distanza di qualche settimana mi sono ritrovata di nuovo in ospedale per una ricaduta da Covid, che mi ha fatto rivivere lo stesso inferno, la stessa solitudine e come se non bastasse, è seguito un terzo e infine un quarto ricovero. Ora sono qui a raccontare la mia triste storia e posso dire di essere stata fortunata rispetto a tanti che non ce l’hanno fatta, ma soprattutto mi sento fortunata perché senza una “tifoseria” come quella che ho avuto, fatta di educatori, amici veri, le mie prof, la mia preside, non avrei trovato la forza di resistere a tanta solitudine e malessere. Grazie davvero a tutti voi che mi avete dato la forza di non arrendermi mai, grazie perché non ho mai trovato spento il vostro cellulare, grazie perché mi avete fatto capire che anche quando tutto può sembrare perso, dobbiamo sempre essere ottimisti e non arrenderci. Ricorderò con il sorriso quando vi raccontavo dell’infermiere carino che mi portava la terapia, quando dovevo bere davanti alla telecamera tutta la bottiglietta d’acqua, altrimenti non avrei bevuto mai o quando mi costringevate a camminare in diretta per tutta la stanza per farmi muovere le gambe. Questa esperienza nonostante tutto mi ha insegnato ad avere pazienza, ad apprezzare tutto quello che prima davo per scontato e non lo ritenevo speciale, come ad esempio avere persone accanto che vogliono il tuo bene. E’ nato tutto come una brutta avventura, ma non sono stata sola e questo mi ha dato la forza di superare la malattia e di trascorrere giorni indimenticabili. GRAZIE! La vostra Betta. 9

UN MOMENTO DIFFICILE



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